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Passivazione e protezione: dalla patina stabile alle vernici protettive

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Posted By poderosiarte

Dopo la rimozione delle corrosioni attive, l’obiettivo è creare una superficie stabile. La passivazione può avvenire tramite trattamenti chimici che trasformano i prodotti di corrosione attivi in strati più stabili; successivamente si applicano protezioni fisiche (vernici, cere microcristalline, rivestimenti nanostrutturati) che fungono da barriera.

Tappe operative:

  1. Diagnosi — misurare potenziale elettrochimico, verificare presenza di agenti aggressivi residui.
  2. Progettazione — scelta tra vernici tradizionali (lacche acriliche) o tecnologie avanzate (nanorevêtements), valutando reversibilità e permeabilità al vapore.
  3. Intervento — passivazione controllata (es. benzotriazolo per rame) seguita da applicazioni di barriera.
  4. Verifica — prove di adesione, resistenza ai raggi UV e compatibilità estetica.
  5. Monitoraggio — valutare degrado delle protezioni e ripetere trattamenti a intervalli pianificati.

Citazione tecnica: “La migliore protezione è la manutenzione programmata” — principio operativo condiviso nei programmi conservativi.

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