La pietra e il tempo: anatomia di una materia eterna
“La pietra è il tempo che ha preso forma.” – Paul Valéry
Ogni blocco scolpito, ogni superficie consumata dal vento è un frammento di eternità. La pietra parla un linguaggio lento, scandito da secoli di pioggia, gelo e mani umane. Restaurare il materiale lapideo non significa vincere il tempo, ma comprenderne il respiro.
Il degrado della pietra è un processo naturale, ma accelerato dall’inquinamento e dall’umidità. Croste nere, disgregazioni, erosioni: sono i segni di una lotta silenziosa tra la materia e l’ambiente. Il restauratore indaga la causa, analizza le mineralogie, definisce protocolli di pulitura che rispettino la porosità e la pelle originale.
Ogni scelta è calibrata: acqua nebulizzata, impacchi di argilla, laser a bassa energia, microabrasioni controllate. La scienza e la sensibilità si incontrano. In ogni restauro lapideo, la mano che lavora è consapevole di dialogare con secoli di storia.