Esperienze e Progetti di Restauro e Conservazione
Nel corso degli anni ho avuto il privilegio e la responsabilità di lavorare su numerosi progetti di restauro e conservazione di straordinario valore storico, artistico e culturale. Ogni intervento ha rappresentato non solo una sfida tecnica, ma anche un profondo atto di rispetto verso l’opera d’arte e verso la memoria collettiva che essa custodisce.
L’approccio metodologico che guida ogni mio lavoro si fonda su tre principi essenziali: conoscenza scientifica, rispetto della materia storica e trasmissione del valore culturale alle generazioni future.
Ogni progetto viene pianificato e sviluppato attraverso un percorso completo che va dall’analisi preliminare e diagnostica alla scelta dei materiali e delle tecniche più idonee, fino alla documentazione conclusiva e alla manutenzione preventiva.
Il mio impegno è sempre orientato a garantire interventi compatibili, reversibili e duraturi, nel pieno rispetto delle Carte del Restauro e delle normative vigenti in materia di tutela dei beni culturali.
Altare del SS. Sacramento – Battistero Lateranense (Roma)
Uno dei progetti più significativi è stato il restauro integrale dell’Altare del SS. Sacramento situato all’interno del Battistero Lateranense, uno dei luoghi più antichi e simbolici della cristianità.
L’intervento ha previsto una campagna di analisi conoscitiva approfondita, comprendente rilievi fotografici, indagini sulle patine superficiali, test di pulitura e studio dei materiali originari. Le superfici lapidee, fortemente compromesse da depositi coerenti e incoerenti, sono state sottoposte a un meticoloso processo di pulitura meccanica e chimica controllata, finalizzato alla rimozione selettiva delle sostanze alteranti senza intaccare la patina storica.
Particolare attenzione è stata dedicata alle decorazioni pittoriche e dorate, che presentavano fenomeni di distacco e perdita di coesione. È stato eseguito un consolidamento localizzato mediante iniezioni di resine acriliche e silicati, seguito da una fase di integrazione cromatica a tratteggio, rispettando il principio della riconoscibilità.
L’intervento si è concluso con l’applicazione di un protettivo a base di microemulsioni silossaniche, in grado di garantire la traspirabilità delle superfici e una maggiore resistenza agli agenti atmosferici e biologici.
Il risultato finale ha restituito leggibilità e coerenza estetica all’opera, senza alterarne l’autenticità materica, valorizzando al contempo la luce e la profondità delle cromie originarie.
Cappella Corsini – Basilica di San Giovanni in Laterano (Roma)
Un altro intervento di grande rilievo è stato il recupero e la conservazione della Cappella Corsini, situata nella Basilica di San Giovanni in Laterano, uno dei più raffinati esempi del barocco romano.
L’intervento ha interessato l’intero apparato decorativo della cappella, comprendente stucchi, dorature, affreschi e elementi lapidei, che versavano in condizioni di degrado dovute all’umidità di risalita, alla presenza di sali solubili e all’azione di agenti biologici.
Il lavoro è iniziato con una campagna diagnostica preliminare che ha permesso di individuare le principali cause di degrado, attraverso analisi termografiche, campionamenti di sali e mappature del biodeterioramento.
Successivamente si è proceduto a un trattamento di disinfestazione anossica per eliminare in modo non invasivo i microrganismi e gli insetti xilofagi presenti nelle strutture lignee e negli stucchi.
Le dorature, in foglia d’oro zecchino su bolo armeno, sono state oggetto di puliture selettive con impacchi a base di solventi gelificati, mentre le lacune sono state integrate mediante tecniche di reintegrazione cromatica neutra e a rigatino.
Gli affreschi, dopo la fase di consolidamento e fissaggio dei pigmenti, sono stati oggetto di un’attenta reintegrazione delle lacune pittoriche secondo il metodo riconoscibile e reversibile.
Il progetto ha permesso di recuperare l’equilibrio estetico e la ricchezza decorativa originaria della cappella, restituendo alla comunità un patrimonio di straordinario valore storico e artistico.
Altare Maggiore – Chiesa di Santa Maria in Traspontina (Roma)
Il restauro dell’Altare Maggiore della Chiesa di Santa Maria in Traspontina, nei pressi del Vaticano, ha rappresentato un’esperienza significativa di intervento su materiali lapidei e decorativi di pregio.
L’altare, realizzato in marmi policromi intarsiati e dorature su supporti lignei, presentava fenomeni di fessurazione, depositi di polveri carboniose e alterazioni cromatiche dovute a vecchi interventi non idonei.
Dopo una fase di rilievo fotogrammetrico e mappatura del degrado, si è proceduto alla rimozione dei depositi superficiali con microaspirazione controllata e impacchi di ammonio carbonato, seguiti da un consolidamento strutturale con resine epossidiche iniettate a bassa pressione.
Le parti mancanti in marmo sono state reintegrate mediante stuccature compatibili a base di polvere di marmo e resine naturali, successivamente patinate per garantire un’armonia visiva complessiva.
Le dorature sono state pulite e protette con resine acriliche non ingiallenti, restituendo luminosità e profondità alla superficie decorata.
L’intervento ha restituito all’altare la sua funzione liturgica e artistica originaria, valorizzando le cromie e l’armonia delle forme barocche.
Manutenzione Conservativa di Collezioni Museali e Archivi Storici
Parallelamente ai restauri monumentali, ho maturato una lunga esperienza nella manutenzione conservativa di collezioni museali, fondi archivistici e biblioteche storiche, settori nei quali la prevenzione gioca un ruolo fondamentale.
Le attività comprendono interventi di depolveratura controllata, disinfestazione anossica, trattamento antibatterico e prevenzione biologica su supporti cartacei, pergamenacei, fotografici e tessili.
Ogni intervento è preceduto da una valutazione microclimatica degli ambienti di conservazione, con rilievi di temperatura, umidità relativa e concentrazione di polveri sottili, finalizzati alla definizione di protocolli di manutenzione programmata.
Vengono inoltre redatte schede conservative digitali che permettono di monitorare nel tempo lo stato di conservazione dei beni, consentendo interventi mirati e tempestivi.
In collaborazione con laboratori diagnostici e enti pubblici, sono stati sviluppati piani di gestione del rischio e di emergenza, specifici per archivi storici e depositi museali, in conformità con le linee guida dell’ICR e dell’ICCROM.
Approccio, Etica e Documentazione del Restauro
Ogni progetto è seguito in tutte le sue fasi operative e documentato con precisione metodologica:
- Diagnosi preliminare: analisi dei materiali costitutivi, mappatura dei degradi, indagini microstratigrafiche e analisi spettroscopiche.
- Progettazione e pianificazione: definizione del protocollo d’intervento, selezione dei materiali compatibili e individuazione delle tecniche operative.
- Esecuzione del restauro: applicazione delle metodologie di pulitura, consolidamento, reintegrazione e protezione.
- Documentazione finale: redazione di relazioni tecniche, report fotografici e schede grafiche, secondo gli standard ministeriali.
Tutti i lavori vengono eseguiti in trasparenza operativa, con costante dialogo con le Soprintendenze, le committenze ecclesiastiche o istituzionali, e i responsabili scientifici dei beni restaurati.
L’obiettivo è sempre quello di coniugare la qualità del risultato estetico con il massimo rispetto per la materia storica e la verità dell’opera.
Formazione, Collaborazioni e Ricerca
L’attività di restauro è costantemente accompagnata da un impegno nella formazione professionale e nella ricerca interdisciplinare.
Ho partecipato a corsi di aggiornamento e seminari organizzati da istituti di restauro, università e centri di ricerca, approfondendo le più recenti metodologie di restauro sostenibile, biorestauro, nanotecnologie applicate alla conservazione e monitoraggio digitale dei beni culturali.
Collaboro inoltre con storici dell’arte, architetti, chimici e fisici dei materiali, nella convinzione che solo un approccio integrato possa garantire interventi realmente efficaci e rispettosi dell’autenticità dell’opera.
Particolare attenzione è rivolta alla formazione delle nuove generazioni di restauratori, attraverso attività di tutoraggio e assistenza tecnica nei cantieri-scuola, dove teoria e pratica si fondono in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione.
Conclusione
Ogni opera restaurata è una testimonianza viva della nostra storia comune: il restauro non è mai un semplice atto tecnico, ma un gesto di cura, di responsabilità e di amore per la bellezza.
La mia missione professionale è quella di preservare e trasmettere il patrimonio culturale, restituendo alle opere la loro voce autentica, affinché continuino a parlare alle generazioni future con la stessa intensità con cui hanno parlato al passato.
In ciascun progetto, grande o piccolo che sia, l’impegno rimane costante: unire competenza tecnica, sensibilità estetica e consapevolezza etica, nel rispetto della storia e dell’arte che custodiamo.






